Con il progetto “Buon Fine”, nel 2020, sono state recuperate 5000 tonnellate di cibo destinate a 960 associazioni di volontariato in tutta Italia. Un modello di donazione a chilometro zero in grado di generare 5,7 milioni di pasti.
Molto importante anche il lavoro di Nova Coop con il progetto “Buon Fine”, che da gennaio 2020 a dicembre 2020 ha permesso di donare prodotti alimentari per un valore di 5,8 milioni a enti e associazioni che operano sul territorio, spesso in prossimità dei punti vendita della Cooperativa. Si tratta di cibo fresco invenduto nella rete della grande distribuzione Nova Coop – dal pane al latte, dalla verdura alla carne – utilizzati quindi per la realizzazione di più di un milione di pasti.
Anche la raccolta alimentare straordinaria svoltasi sabato 30 gennaio 2021 in occasione della campagna “Solidarietà alimentare – riempiamo il carrello a chi non può” ha riscosso un importante successo: sono stati infatti raccolti circa 16,2 tonnellate di prodotti nei 12 punti vendita della rete commerciale Nova Coop di Torino e provincia. All’iniziativa, promossa in collaborazione con Solidarietà Alimentare Odv, hanno aderito i punti vendita di Beinasco, Chieri, Ciriè, Nichelino, Pinerolo, San Mauro, Settimo, Torino (Ipercoop via Livorno – Supermercato Coop corso Molise – Superstore Coop di via Botticelli e corso Novara) e Volpiano.
La raccolta ha visto la partecipazione attiva di 273 volontarie e volontari, quasi esclusivamente under 30. Gli alimenti sono stati trasportati presso un apposito magazzino all’interno del Centro Agro Alimentare di Torino (CAAT) grazie alla collaborazione logistica di 8 ditte che hanno messo a disposizione i loro furgoni. Le 16,2 tonnellate di alimenti raccolte saranno interamente distribuite presso onlus, associazioni, parrocchie, moschee e comitati di quartiere in tutta la Provincia di Torino, coinvolgendo oltre 35 realtà del territorio. La distribuzione si svolgerà in un periodo complessivo di 3 mesi e, l’obiettivo di questa raccolta, è quello di intercettare persone ancora fuori dai circuiti solidaristici di sostegno alimentare.
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